Ora i clienti Ford Motor Company, in possesso di un’auto elettrica, potranno accedere ai Tesla Supercharger.
La novità è il risultato di un partnership tra le due aziende statunitensi e, per adesso, riguarda le oltre 12.000 colonnine diffuse in Canada e negli USA.
Oltreoceano l’intesa raggiunta tra Ford e Tesla è stata definita come storica riguardando due fra le aziende che hanno inciso di più sul mondo dell’automobile, passato e presente.
L’accordo è il classico win-win per entrambi le parti.
Per l’azienda di proprietà di Elon Musk rappresenta l’occasione per estendere l’accesso alle proprie infrastrutture di ricarica anche a chi guida un’auto con tecnologia BEV che non sia una Tesla.
I vantaggi per Ford sono legati almeno a due fattori.
Per i proprietari di EV dell’Ovale Blu migliora l’esperienza di utilizzo grazie a una maggiore capillarità della rete Blue Oval Charging Network che a oggi conta già 84.000 punti di ricarica nel mondo.
Una più ampia diffusione sul territorio di stazioni per il rifornimento di mezzi a batterie riduce la cosiddetta “ansia da ricarica”.
Le preoccupazioni legate all’autonomia, e al restare a corto di energia, costituiscono un ostacolo al passaggio a modelli “alla spina” - e 100% elettrici a maggior ragione - da parte degli automobilisti.
Ma, se diminuissero i timori legati alla ricarica, la transizione verso auto a zero emissioni sarebbe, almeno in parte più facile e agevole.
Anche Ford, quindi, ha tutto da guadagnare dall’accordo con Tesla.
Nonostante ciò, in vista della piena attuazione del progetto, occorrerà superare alcune criticità.
Tesla dovrà equipaggiare le proprie colonnine con cavi specifichi per mezzi come l’F-150 Lightning, Mustang Mach-E ed E-Transit dotati di prese di tipo CCS.
Dal canto suo Ford, entro il 2025, doterò vetture e veicoli commerciali con tecnologia BEV di attacchi con standard NACS per ovviare definitivamente ai problemi di compatibilità con le stazioni Tesla.
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