Ricaricare un’auto elettrica - anche dette EV, BEV e talvolta e-car - è più semplice di quanto sembri.
Che l’operazione avvenga a casa, in viaggio o alle colonnine pubbliche, la procedura è simile.
Bastano pochi passaggi e alcune nozioni di base su prese, connettori, app e pagamenti.
In questa breve guida esponiamo: come funziona la ricarica, quali sono le operazioni da eseguire, come avviene il pagamento e cosa cambia tra ricarica domestica e pubblica.
Come ricaricare un EV. Colonnine pubbliche.
Le colonnine di ricarica per auto elettriche sono diffuse ovunque: stazioni di servizio, parcheggi, supermercati e aree commerciali.
Sono disponibili di diversi tipi e potenze.
Alcune sfruttano la corrente alternata, altre quella continua e sono progettate per la ricarica rapida.
Sintetizziamo le quattro fasi necessarie per fare rifornimento a una stazione di ricarica pubblica.
Ognuna è suddivisa in tre punti.
Quelli riportati dopo i numeri due e tre descrivono le possibilità disponibili.
- Parcheggiare e collegare il veicolo
- Avvicinare l’auto alla colonnina e parcheggia nell’area dedicata
- Utilizza il connettore Tipo 2 in dotazione se la colonnina fosse sprovvista di cavo
- Inserire il cavo prima nella presa della colonnina e poi nell’auto
- Avviare la sessione di ricarica
- Usare l’applicazione mobile del fornitore: apri l’app, individua la colonnina e premi “avvia ricarica”
- Usare una tessera RFID: avvicina la carta al lettore per attivare la sessione
- Usare una carta di credito o di debito: alcune colonnine accettano pagamenti contactless diretti
- Controllare lo stato di ricarica
- Dall’app del gestore del servizio di ricarica
- Dal cruscotto dell’auto
- Dalle luci LED del connettore, che indicano che la ricarica è in corso
- Terminare la sessione
- Usare lo stesso metodo con cui è stata avviata
- Sbloccare e scollegare il cavo
- Riporre il cavo prima di ripartire
Come ricaricare un EV. Come funzionano le colonnine.
Le colonnine pubbliche funzionano come un distributore di energia: erogano elettricità attraverso una connessione sicura e controllata.
Le informazioni utili da sapere sono le seguenti.
- Colonnine AC: sfruttano la corrente alternata, hanno potenze da 3,7 a 22 kilowatt e sono adatte a soste lunghe
- Colonnine DC: sfruttano la corrente continua, hanno potenze da 50 a oltre 350 kilowatt, e sono ideali per ricariche rapide
- Connettori: CCS Combo 2 per la ricarica veloce, Tipo 2 per la ricarica lenta o a media velocità
Attenzione: alcuni modelli prodotti da case automobilistiche giapponesi utilizzano connettori di tipo CHAdeMO, oggi sempre meno diffusi.
Come ricaricare un EV. Come avviene il pagamento alle colonnine.
Il pagamento è automatico e avviene in tre modi.
- Tramite tessera RFID: fornita dal tuo operatore di mobilità, permette di accedere e pagare con un abbonamento mensile o a consumo
- Tramite applicazione per smartphone: come Enel X Way, Be Charge o NextCharge, consentono di avviare la ricarica, controllare i costi e pagare direttamente dal telefono
- Tramite carta contactless: alcune stazioni consentono di pagare con carta di credito o debito, come in un normale POS
Le tariffe variano in base al gestore e alla potenza della fonte utilizzata.
- Corrente alternata domestica: da 0,20 a 0,30 euro per kilowattora
- Corrente alternata pubblica: 0,40 a 0,60 euro per kilowattora
- Corrente continua: da 0,70 a oltre 0,90 euro per kilowattora
Come ricaricare un EV. Prese e wallbox domestiche.
Ricaricare un EV a casa è comodo e conveniente.
Questa operazione è possibile ricorrendo a una classica presa di corrente o, meglio, con una wallbox domestica, la soluzione più efficiente per veicoli 100% elettrici.
- Ricarica da presa domestica.
- La potenza è di 2-3 kilowatt
- Adatta a chi ricarica di notte, ma i tempi sono lunghi
- È importante utilizzare sempre una presa sicura e un impianto verificato da un elettricista
- Ricarica con wallbox.
- La potenza arriva a 22 kilowatt
- Alcuni modelli supportano sistemi di gestione intelligente della ricarica per sfruttare la fascia oraria più economica
- Spesso include il cavo con connettore Tipo 2 o supporta quello fornito con l’auto
Consiglio: prima di procedere al rifornimento è opportuno controllare sempre se un EV è predisposta per ricariche trifase, da 11 o 22 kilowatt, e verificare che la wallbox sia compatibile.
Come ricaricare un EV. Cavi e connettori.
Ogni auto elettrica ha un proprio caricatore interno che gestisce la potenza assorbita.
I cavi di ricarica più comuni sono riportati a seguire.
Corrente alternata monofase
- Potenza: fino a 7,4 kilowatt
- Connettore: Tipo 2
Corrente alternata trifase
- Potenza: da 11 a 22 kilowatt
- Connettore: Tipo 2
Corrente continua
- Potenza: fino a 350 kilowatt
- Connettore: CCS Combo 2
Come ricaricare un EV. Il costo a casa.
Il costo dipende dal contratto energetico sottoscritto.
In media le tariffe sono comprese tra 0,25 a 0,30 euro per kilowattora.
Importante: una ricarica completa da 60 kilowattora costa circa 15-18 euro, molto meno rispetto a un pieno di carburante.
Con un impianto fotovoltaico, è possibile abbassare ancora di più i costi sfruttando, durante le ore di luce, l’energia solare.
Come ricaricare un EV. Domande frequenti.
Quanto tempo serve per ricaricare un’auto elettrica? Dipende dalla potenza della colonnina e dalla capacità della batteria. Con una wallbox da 11 kW, servono circa 6 ore per una batteria da 60 kilowattora. Con una colonnina rapida da 150 kilowatt bastano 25-30 minuti per passare dal 20% all’80%.
Serve un abbonamento per ricaricare alle colonnine pubbliche? No, non occorre. Molti operatori offrono tariffe a consumo. Il pagamento avviene sempre tramite applicazione o carta contactless. Gli abbonamenti offrono tariffe più vantaggiose.
L’installare di una wallbox richiede permessi particolari? In un appartamento condominiale basta una comunicazione all’amministratore.
Come ricaricare un EV. Conclusioni.
Ricaricare un’auto elettrica, sia a casa sia alle colonnine pubbliche, è un’operazione semplice e alla portata di chiunque.
Conoscere le operazioni da eseguire per ricaricare, i tipi di connettori, e le modalità di pagamento è il primo passo per approcciare con sicurezza nel mondo della mobilità sostenibile.
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