Tutto sull'IPT, l'Imposta Provinciale di Trascrizione

L'IPT è una tassa che grava sulle auto nuove e usate. Ma da cosa dipende e come si calcola? È proprio quello di cui abbiamo deciso di parlarvi quest'oggi.

18 maggio 2021

L'IPT è una tassa che grava sulle auto nuove e usate. Ma da cosa dipende e come si calcola? È proprio quello di cui abbiamo deciso di parlarvi quest'oggi.

Imposta Provinciale Trascrzione

Seppur marginale rispetto a tutto il resto, una delle voci di spesa da prendere in considerazione quando si acquista un’auto, nuova o usata che sia, è la famigerata l’IPT, per esteso l’Imposta Provinciale di Trascrizione.

Ma di cosa si tratta esattamente? L’IPT è una tassa che confluisce direttamente nella casse delle province italiane, il cui versamento è necessario a seguito di ogni trascrizione di una vettura sul Pubblico Registro Automobilistico.

Diradiamo subito un po’ di dubbi a proposito di questa imposta. Il corrispettivo da versare può variare da provincia a provincia. Infatti la normativa vigente fornisce piena autonomia a questi enti territoriali in cui è suddivisa l’Italia dal punto di vista amministrativo. In riferimento a ciò, la maggior parte di esse ha deciso di applicare una maggiorazione pari al 30% alla quota da pagare per l’IPT.

Difatti, delle 107 province presenti in Italia, ben 89 hanno optato per aumentare del 30% il costo dell’imposta in questione; 3 di esse applicano un 25% extra; 12 il 25% e soltanto una un’aggiunta del 10% rispetto al livello nazionale.

Fanno eccezione le province di Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta (Trento, Bolzano e Aosta) nelle quali non si registra alcun tipo di incremento rispetto alla soglia prefissata.

Teniamo a fare presente che dall’IPT nessun veicolo è esente, salvo in una manciata di rari casi. L’Imposta Provinciale di Trascrizione attesta difatti l’iscrizione, la trascrizione e l’annotazione dei veicoli al Pubblico Registro Automobilistico.

Questo contributo è stato istituito nel 1997 mediante un apposito Decreto Legislativo (n.446 del 15/12/1997) e consente un certo margine di libertà alle singole Province, le quali - a loro discrezione - possono o meno decidere di applicare un aumento fino al 30% dell’importo totale.

Non provvedere al versamento dell’IPT significa incorrere in sanzioni di natura pecuniaria. Solo determinate categorie non sono soggette al pagamento di questa imposta.

Per poter beneficiare di tali agevolazioni bisognerà tuttavia esibire un’apposita documentazione da allegare alla richiesta di esenzione. Di seguito elenchiamo i casi specifici che consentono di essere esentati dal pagamento dell’Imposta Provinciale di Trascrizione.

Nella fattispecie, possono usufruirne: persone diversamente abili; proprietari di motocicli tranne quelli di epoca; enti o associazioni di volontariato; coloro i quali che effettuano una “minivoltura” a seguito della vendita di una vettura a un rivenditore; proprietari di veicoli “speciali” come ad esempio le betoniere o mezzi per il trasporto del latte.

Ma a quanto ammonta la spesa per l’IPT ? Dipende. Non c’è una risposta univoca a questa domanda. Bisogna fare alcuni distinguo in merito perché, come abbiamo già visto in precedenza, l’IPT varia da provincia a provincia.

Ci sono però delle costanti. Innanzitutto l’IPT, così come il bollo, varia in funzione dei Kilowatt, unità di misura che indica la potenza del motore e, il cui numero, è riportato nel libretto di circolazione.
Da questo punto di vista, fino ai 53 kW, l’importo da corrispondere ammonterà a 150,81 Euro. A ogni singolo aumento dei kW, corrisponde un incremento in termini di prezzo; per essere precisi di 3,51 Euro in più. A tale numero andrà moltiplicata la maggiorazione vigente nella provincia di residenza.
Facciamo un esempio per rendere il tutto più chiaro semplice e comprensibile. Mettiamo che abbiamo appena provveduto ad acquistare un’auto con motore da 63 kW di potenza e siamo residenti nella provincia di Firenze, che applica la maggiorazione del 30% (in Toscana solo nelle province di Arezzo e Grosseto l’IPT è al 20%).

Pertanto, alla quota di partenza di 150,81 Euro, occorrerà aggiungere 3,51 Euro moltiplicato sia per il 30% sia per il numero di kW superiori ai 53 (nel nostro caso 10) della vettura.
Se traduciamo in linguaggio matematico questi concetti otteniamo la seguente espressione: 150,81 + (3,51 x1,3) x 10. Il risultano finale, una volta svolte tutte le operazioni, è pari a Euro 196,44. A questa cifra ammontano le spese da corrispondere per il pagamento dell’Imposta di Trascrizione Provinciale nel caso di un’auto con 63 kW di potenza in Provincia di Firenze.


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