Sorpassometro. Cos’è, come funziona, dove sono ubicati

Tutto sul sorpassometro: scopri come funziona, dove sono collocati i dispositivi di rilevamento e le sanzioni in caso di infrazione.

05 settembre 2025

Sorpassometro. Cos’È, Come Funziona, Dove Sono Ubicati

Il sorpassometro è un dispositivo elettronico utilizzato per rilevare i sorpassi vietati e pericolosi sulle strade italiane.

Affianca Tutor, Navigard e autovelox ma differisce da questi strumenti in quanto non misura la velocità del veicolo, ma controlla se gli automobilisti superano la linea continua o effettuano manovre di sorpasso in tratti dove è vietato.

Negli ultimi anni è stato introdotto un modello aggiornato, chiamato SV3, che fornisce filmati e dati utili alle autorità per sanzionare i comportamenti pericolosi.

Nei prossimi paragrafi illustriamo tutto quello che c’è da sapere riguardo a questa tecnologia.

 

Sorpassometro. Cos’è e a cosa serve.

Semplificando, il cosiddetto sorpassometro è un sistema di controllo stradale basato sul concorso di una serie di dispositivi.

  • Sensori installati nell’asfalto, che rilevano l’invasione della corsia opposta
  • Telecamere, che registrano la manovra del veicolo
  • Software di elaborazione, che genera un breve filmato della durata di circa 15 secondi

Il materiale raccolto è inviato in tempo reale alle sedi locali della Polizia, dove un operatore valuta la violazione e, in caso di infrazione, emette la multa.

Il sorpassometro serve quindi a prevenire incidenti in tratti considerati ad alto rischio, come curve cieche, dossi o rettilinei con scarsa visibilità.

 

Sorpassometro. Come funziona.

Il funzionamento è semplice e sintetizzabile nei quattro punti schematizzati.

  1. I sensori nell’asfalto rilevano l’invasione della corsia opposta.
  2. Le telecamere ad alta definizione entrano in funzione e registrano la manovra.
  3. Il sistema salva un video che diventa prova ufficiale della violazione.
  4. I dati sono trasmessi al comando di Polizia, che convalida la sanzione.

 

La contestazione avviene in differita, come accade per gli autovelox.

L’intestatario del veicolo con il quale è stata commessa l’infrazione riceve la multa per posta.

 

Sorpassometro. Dove sono installate le postazioni.

Il dispositivo non è presente ovunque.

La legge prevede che l’utilizzo del dispositivo sia autorizzato dal Prefetto solo nei tratti ad alto tasso di incidentalità, con limite di velocità fino a 90 chilometri orari.

Sono considerati tali quelli in cui una manovra azzardata può determinare sinistri stradali con esiti gravi.

In particolare, le postazioni destinate a rilevare le infrazioni legate ai sorpassi sono installate nei seguenti contesti.

  • Curve pericolose e con scarsa visibilità
  • Dossi e rettilinei critici
  • Lungo strade extraurbane principali
  • In tratti dove la segnaletica da sola non basta a prevenire i sorpassi azzardati

 

Uno dei primi modelli SV3 è stato installato in Calabria, ad Acquappesa in provincia di Cosenza, sulla SS18, un tratto con numerosi incidenti registrati negli anni.

Altri dispositivi sono attivi in diverse regioni italiane, per esempio sull’autostrada A4, nel tratto Venezia-Trieste, per controllare i sorpassi dei mezzi pesanti.

Secondo dati di associazioni di settore, in Italia sono operative alcune decine di postazioni, ma la copertura è destinata ad aumentare con il passaggio al modello SV3.

 

Sorpassometro. Sanzioni.

L’articolo 148 del Codice della Strada prevede sanzioni severe per punire chi esegue sorpassi laddove è vietato.

  • Da 167 a 665 euro con decurtazione di dieci punti patente
  • Da 327 a 1.308 euro se il sorpasso avviene in curve, dossi o incroci
  • Sospensione della patente da uno a tre mesi per i neopatentati in caso di recidiva
  • Maggiorazione di un terzo dell’importo delle multe se l’infrazione avviene di notte, tra le 22.00 e le 7.00

 

Nei casi più gravi la multa può superare i 1.300 euro, con sospensione e perdita di punti elevata.

Se l’automobilista attraversa la linea continua senza sorpassare, la contravvenzione è ridotta e i punti tolti sono due.

 

Sorpassometro. Ricorsi.

Come per ogni multa stradale, anche le sanzioni prodotte dal sorpassometro  sono contestabili con le seguenti modalità.

  • Entro 30 giorni al Giudice di Pace
  • Entro 60 giorni al Prefetto

 

I motivi più comuni di impugnazione sono essenzialmente due.

  • Segnaletica assente o poco visibile relativa alla presenza del dispositivo
  • Mancanza di omologazione tecnica dell’apparecchio

 

Sorpassometro. Domande frequenti.

Il sorpassometro misura la velocità? No. A differenza dell’autovelox, rileva i sorpassi vietati.

Il sorpassometro deve essere segnalato? Sì, la presenza del dispositivo deve essere indicata con un cartello visibile.

Chi decide dove sono i sorpassometri? L’autorizzazione è concessa dal Prefetto, sulla base di dati che dimostrano un alto rischio di incidenti.

È possibile sapere dove sono ubicati i sorpassometri? Sì, i decreti prefettizi che autorizzano l’installazione sono pubblici e consultabili.

 

Sorpassometro. Conclusioni.

Il sorpassometro è uno strumento sempre più diffuso in Italia per contrastare i sorpassi pericolosi.

Grazie a sensori e telecamere, fornisce prove chiare delle infrazioni e contribuisce a migliorare la sicurezza stradale.

Sapere cos’è, come funziona e dove sono ubicate le postazioni di controllo e rilevazione aiuta gli automobilisti a essere più consapevoli delle regole da osservare e nell’adozione di comportamenti più sicuri alla guida. 


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