Una nuova tecnologia contro i pericoli: il bluetooth

Ford sta testando un sistema che sfrutta il Bluetooth dei dispositivi mobili per aumentare la sicurezza alla guida. Vuoi saperne di più? Leggi qui allora!

22 settembre 2022

Ford sta testando un sistema che sfrutta il Bluetooth dei dispositivi mobili per aumentare la sicurezza alla guida. Vuoi saperne di più? Leggi qui allora!

Una Nuova Tecnologia Contro I Pericoli Il Bluetooth

Percepire eventuali situazioni pericolo per prevenirle è da sempre uno degli obiettivi, se non il principale, delle tecnologie applicate al mondo dell’automobile.

Va in questa direzione anche l’ultimo progetto di Ford Motor Company, per ora ancora in fase embrionale.

L’idea è semplice.

Al momento i sistemi avanzati di assistenza alla guida si basano sulle informazioni ricavate da sensori e telecamere, presenti sulle vetture.

Tuttavia, per la prevenzione dei pericoli, potrebbero essere impiegati altri tipi di dati.

In particolare, l’attenzione dei tecnici dell’Ovale Blu è ricaduta sui dispositivi che utilizzano lo standard Bluetooth.

Smartphone, smartwatch e auricolari usano questo protocollo per lo scambio di dati.

Oggigiorno tali apparecchiature sono diffusissime tra pedoni e ciclisti ed è probabile che lo saranno sempre di più in futuro.

Quindi, perché non impiegarle come “fari” o marcatori di possibili situazioni di pericolo attraverso il sistema di infotainment SYNC con cui sono equipaggiate le vetture del marchio americano?

Il progetto potrebbe rappresentare un punto di svolta nella sicurezza e nei sistemi di prevenzione attivi, anche dal punto di vista economico.

Per funzionare necessiterebbe solo del software e, non della parte hardware.

Nella sperimentazione, oltre a Ford, sono coinvolti Commsignia, PSS, Ohio State University, T-Mobile e Tome Software.

Lo scopo primario del team di ricerca al momento è rendere il sistema di infotaiment capace di individuare i dispositivi Bluetooth senza essere collegato ad essi.

Il lavoro è ancora allo stadio inziale.

Restano pertanto alcune zone d’ombra e qualche nodo da chiarire.

Il principale riguarda la privacy.

Non è ancora chiaro se e come il sistema sarà in grado di captare i segnali emessi dai device “attivi ma non rilevabili”, l’impostazione di default sugli smartphone.

Come sempre rimandiamo a una più completa trattazione quando avremo nuove e più complete informazioni su questa tecnologia.


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