Motori Ibridi Ford. Le 4 tecnologie disponibili

18 maggio 2021

Sapevi che esistono quattro diversi tipi di motori ibridi? Sono contraddistinti dalle sigle MHEV, HEV, PHEV e BEV. Se vuoi saperne di più leggi qui sotto!

Motori Ibridi Ford Le 4 Tecnologie Disponibili

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A qualche giorno di distanza dall’appuntamento di Amsterdam, in cui Ford ha annunciato la virata verso l’elettrico, abbiamo deciso di affrontare a fondo il tema legato ai motori ibridi, in tutte le varie declinazioni disponibili.

Forse non tutti sanno che esistono vari tipi di veicoli elettrici. Ognuno di questi è pensato per soddisfare un’esigenza specifica, anche in termini di autonomia. Ci sono, ad esempio, motori 100% elettrici che possiedono una notevole autonomia. Esistono anche auto ibride, le più indicate per percorrere tragitti urbani. Con esse, utilizzando le sole unità elettriche, si può viaggiare per brevi distanze.

Queste sono soltanto alcune delle soluzioni offerte oggigiorno dal mercato dell’automobile. Di seguito abbiamo riassunto tutte le possibilità del panorama automobilistico odierno. Le sigle MHEV, FHEV, PHEV e BEV indicano altrettanti tipi di vetture equipaggiate con batterie.

Questi quattro tipi sono contraddistinti da un utilizzo, più o meno accentuato, dell’elettricità per muovere la vettura.  Analizziamo nel dettaglio le quattro categorie.

 

MHEV. Mild Hybrid Electric Vehicle.

Le auto Mild Hybrid sfruttano due fonti di alimentazione. Al propulsore termico (benzina o diesel) è affiancato un motore elettrico. Questa unità non fornisce energia in modo diretto alla vettura.

Il suo scopo è infatti quello di supportare e “alleggerire” il lavoro svolto dal motore alimentato a combustibile per abbassare consumi ed emissioni complessive della vettura. Per via delle bassa autonomia, un veicolo che impiega questa tecnologia non può essere guidato solo in versione elettrica.

 

FHEV. Full Hybrid Electric Vehicle.

La tecnologia delle auto FHEV si distingue da quelle Mild Hybrid. Anche queste sono dotate di due sistemi di alimentazione: motore a combustione abbinato a batterie. La differenza maggiore di questa tipologia di veicoli sta nel fatto che un veicolo FHEV offre la possibilità di utilizzare indipendentemente l’una o l’altra alimentazione.

Si potrà utilizzare il motore standard o usare l’elettrico, in caso si adoperi la vettura per spostamenti brevi. Si può anche scegliere l’azione combinata dei due propulsori, viaggiando al 50% impiegando combustibili di natura fossile e al 50% con la spinta fornita dall’energia elettrica.

 

PHEV. Plug-In Hybrid Electric Vehicle.

L’elemento che distingue i Plug-In Hybrid dagli altri veicoli elettrici è che questa sottofamiglia di veicoli ibridi può essere collegata mediante una presa alla rete elettrica per essere ricaricata.

Per il resto il discorso è pressoché lo stesso dei veicoli afferenti alle categorie FHEV a cui abbiamo accennato nel paragrafo sopra. I Plug-In Hybrid dispongono delle solite due fonti di alimentazione. Anche in questo caso il motore a combustione è affiancato a uno elettrico.

Le dimensioni delle celle, più grandi rispetto a quelle degli altri modelli, sono in grado di immagazzinare maggiore energia. Questo consente ai veicoli PHEV di percorrere lunghe distanze impiegando solo il motore elettrico.

 

BEV. Battery Electric Vehicle.

Anche note come vetture a “Emissioni Zero”, le auto che rientrano in questo sottoinsieme non possiedono motori termici. Sono spinte dall’energia sprigionata dalle celle al litio, ricaricabili ricorrendo alle comuni prese di corrente.

Oggigiorno, alcuni dei veicoli elettrici presenti in circolazione hanno un autonomia notevole, che raggiunge in certi casi anche i 500 Kilometri. La tecnologia da questo punto di vista sta compiendo passi da gigante. In un futuro ormai vicino saranno disponibili vetture completamente elettriche con cui si potrà percorrere ancora più kilometri  prima di sottoporre l'auto a un ciclo di ricarica. 

Trattandosi di vetture elettriche al 100% che non presentano unità termiche di supporto, le automobili di questo genere devono essere collegate a una fonte esterna.

Per compiere un ciclo di ricarica si può utilizzare una comunissima presa da 230 Volt, le stazioni di ricarica private o quelle pubbliche presenti sul territorio.

Un’altra possibilità è offerta dalle stazioni di ricarica rapida IONITY. Questo progetto vede coinvolta in prima persona Ford Motor Company insieme a altri partner. L’obiettivo, ambizioso, è quello di creare nei prossimi anni una rete di 400 stazioni di ricarica su tutto il territorio europeo in grado di assicurare una ricarica veloce fino a 350 kW compatibili con le tecnologie attuali e con quelli che saranno sviluppate in futuro.

 
Adesso avete idee un po’ più chiare sul mondo dell’ibrido?


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